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SOMMARIO

Il prossimo sarà l'anno di Samsung Pay. E parte il risiko delle alleanze. Intesa Sanpaolo e BNL BNP Paribas sono già pronte a saltare a bordo. Mentre le BCC continuano a puntare su Satispay. Il mercato dei mobile payments è in fase di trasformazione. Ecco le novità in arrivo in Europa. E quelle dal mondo dei wearable, per pagare con spille e guanti

2018: la rivoluzione dei pagamenti mobile

Se il 2017 è stato l’anno del debutto in Italia di Apple Pay (nonostante i risultati ottenuti siano stati ben lontani da quanto sperato alla vigilia del lancio), il 2018 sarà l’anno di Samsung Pay. Il nuovo sistema di pagamento, dopo una serie di rimandi, sarà operativo nei primi mesi del nuovo anno. E già è partito il risiko delle alleanze: la prima è stata Intesa Sanpaolo che, già dall’estate, ha annunciato che per i suoi clienti sarà possibile utilizzare da subito il nuovo servizio di pagamento. Poi, a dicembre, ha aderito anche BNL BNP Paribas.

Nell’attesa che il colosso sudcoreano sconvolga gli equilibri di un mercato ancora di nicchia, fervono le novità, le alleanze, le iniziative promozionali anche in Italia. Satispay, la startup finanziata tra le altre anche dalle BCC è a caccia, per esempio, di nuove partnership con l’obiettivo di diffondere il servizio a un numero crescente di clienti. Sono previsti sconti e agevolazioni a chi utilizza l’app per pagare il biglietto del treno con Trenord o la spesa al supermercato. L’accordo, firmato lo scorso settembre, infatti, permette di pagare con Satispay nei super e ipermercati Coop della Lombardia (ma è già prevista l’estensione del servizio anche ai punti vendita liguri), oltre che nei negozi Esselunga. Per il pagamento, quindi, è sufficiente selezionare il punto vendita in cui ci si trova, digitare l’importo e autorizzare la transazione.

Le novità in Europa
E’ stato annunciato per ora solo in Europa, ma potrebbe sbarcare anche in Italia il nuovo servizio WeChat Pay dell’applicazione di messaggistica istantanea cinese WeChat. Il servizio di pagamento, infatti, è già stato diffuso da BNP Paribas in Francia e consente ai principali negozi di Parigi, come i due flaghsip store delle Gallerie Lafayette e di BHV Marais, di accettare pagamenti con questa modalità. Anche se l’idea è quella di coinvolgere varie catene di negozi in tutta Europa. L’obiettivo è permettere agli oltre 7,4 milioni di turisti cinesi che visitano i Paesi europei ogni anno di pagare con WeChat, app utilizzata a oggi da più di 600 milioni di cittadini in Cina.

E’ attivo invece dal 7 novembre nel Regno Unito il servizio di pagamento P2P tramite Messenger, la chat di facebook. Questo servizio era stato lanciato negli Stati Uniti nel 2015 ed è ora disponibile per i clienti di tutte le maggiori banche inglesi. Per utilizzare questa funzionalità, è necessario registrare i propri dati anagrafici e della carta su facebook e consente di inviare o richiedere soldi semplicemente cliccando sull'opzione di pagamento visualizzata nel menù della chat.

Intanto, sempre nel Regno Unito, Barclaycard insieme all’auto-maker francese DS Automobiles, che fa parte del gruppo Peugeot-Citroen, sta tendando di sviluppare il primo sistema di pagamento senza contatto con la chiave di accensione dell'autovettura. Per il momento funziona solo in via sperimentale. E serve per effettuare piccoli pagamenti in modalità wireless, come una carta prepagata o un dispositivo da cellulare. In pratica, il dispositivo chiavi-fob utilizza la stessa tecnologia di identificazione a radiofrequenza usata in una chiave elettronica: ogni fob contiene un chip bPay di Barclaycard per consentire le transazione.

Wearable
Nel 2018, però, non si userà solo il cellulare per disporre pagamenti. Il settore della tecnologia indossabile e sempre connessa, wearable, è in crescita.
E’ il caso, per esempio, di Visa che in occasione delle Olimpiadi invernali di PyeongChang ha lanciato una nuova serie di wearable brandizzati speciali da utilizzare nel villaggio olimpico. Ci saranno guanti, sticker e spille commemorative, tutti abilitati a effettuare pagamenti senza contatto. Così, gli acquisti degli atleti e dei visitatori negli showroom dei siti olimpici, potranno essere disposti utilizzando questi dispositivi. Mentre, al termine dei Giochi, saranno ancora attivi e potranno essere utilizzati in qualsiasi attività commerciale purché munita di terminale contactless.
Le spille da collezione costano circa 4 euro, hanno un credito prepagato pari a 23 o 27 euro e sono disponibili in 4 tipologie, con altrettanti soggetti ispirati ai Giochi Invernali. I guanti hanno somme precaricate per l’equivalente di 23 o 38 euro, mentre gli sticker adesivi hanno tagli di 23, 38, 77 e 154 euro e sono disponibili con 8 diversi soggetti tra i quali Soohorang, la mascotte dell’evento, e la bandiera della Corea del Sud. I dispositivi sono già acquistabili sul sito di Lotte Card e nei suoi centri di assistenza clienti in Corea, e durante l’evento sportivo saranno in vendita direttamente negli store situati nei siti olimpici.

Anche in Italia il segmento dei wearable sta conoscendo un discreto sviluppo. A novembre, infatti, Banca Carrefour ha lanciato Fitbit Pay, il sistema di pagamento che permette di collegare le carte di credito nel wallet virtuale contenuto nel fitness smartwatch Fitbit Ionic, per effettuare pagamenti direttamente dal proprio polso.


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