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Anelli, braccialetti e occhiali diventano intelligenti, sempre connessi, e si utilizzano per fare pagamenti. Ecco le novità dell'ultimo minuto da Apple a Visa, passando per Bper e Fitbit

E c'e' chi paga con l'anello

In un film del 2011 diretto da Andrew Niccol ambientato nel 2169 il tempo è la nuova valuta di scambio. Generi alimentari, affitto, cene al ristorante e auto si pagano in minuti, ore, giorni. Monete e banconote non esistono più, e non servono nemmeno portafogli e wallet per contenerli: il tempo è virtuale, e per pagare basta avvicinare un braccio a un apposito lettore. Certo, si tratta di un film di fantascienza. Ma se così non fosse? Se già oggi potessimo pagare utilizzando parti del nostro corpo?

In effetti, già oggi chi acquista l’ultimo nato in casa Apple, il nuovissimo iPhone X, può sfruttare la nuova tecnologia di riconoscimento facciale integrata Face ID, per sbloccare lo smartphone e fare acquisti con Apple Pay. Il sistema prevede che grazie a una complessa mappa tridimensionale del volto possa essere riconosciuto il possessore del dispositivo, e il pagamento viene autorizzato senza dover cliccare nulla. Chi ha abilitato il servizio di pagamento JiffyPay, invece, può utilizzare, ove possibile, l’impronta digitale. L’acquisto si fa nei negozi abilitati, ma per l’autorizzazione serve avere a portata di mano lo smartphone: in pratica, basta avvicinare il telefono al cellulare del commerciante e autorizzare il trasferimento di denaro con l’impronta digitale.

apple C’è poi tutto un nuovo mondo di servizi tecnologici che riducono l’ingombro della tecnologia. Sono i wearable di ultima generazione cioè, letteralmente con piccoli dispositivi tecnologici che si indossano e che possono assumere l’aspetto di anelli, braccialetti, orologi, occhiali.

Nel Regno Unito, per esempio, si paga con le mani grazie a un colorato anello di ceramica dotato di tecnologia senza contatto (vedi immagine in alto). L’idea della startup britannica Kerv è nata e si è sviluppata su Kickstarter, una delle più celebri piattaforme di crowdfunding del web, ed è attualmente attiva in UK dove si può acquistare al prezzo di 99 sterline. Anche se è attivabile solo nel Regno Unito, l’anello può essere utilizzato già in tutto il mondo: in pratica, funziona come una carta di pagamento: il chip senza contatto è piccolissimo ed è inserito nell’anello, e basta avvicinare la mano al lettore abilitato per eseguire la transazione. C’è però un limite: non si possono superare transazioni di 30 sterline, per il momento. Così non si corre il rischio di disporre pagamenti accidentali non volontari, o di incorrere in truffe. L’anello intelligente è realizzato in una particolare lega ceramica a base di zirconio che lo rende molto resistente a eventuali urti e completamente impermeabile, si attiva online e non necessita di essere caricato perché l’energia di cui necessita per il funzionamento viene attinta direttamente dal Pos al momento del pagamento.

E’ stato distribuito in Italia poco meno di un anno fa il braccialetto di BPER Banca Wristband Fly Buy creato in collaborazione con Mastercard. Anche se, attualmente, è ancora in fase di test. Pensato appositamente per i pagamenti, include al suo interno i dati di una carta prepagata sulla quale addebitare le spese e una mini-antenna progettata per consentire l’effettuazione della transazione. Basta, infatti, avvicinare il polso al lettore di carte di pagamento senza contatto per pagare gli acquisti nei negozi abilitati. Senza doversi ricordare il portafoglio quando si esce a fare jogging, si va in palestra o in piscina.

bper Visa, invece, dopo aver sperimentato in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016 una serie di dispositivi wearable per gli atleti olimpici, come l’anello Visa Ring, la fascia da polso della banca brasiliana Bradesco e quella per la squadra Olimpica della Gran Bretagna, creata in collaborazione con Team GB e Barclaycard, ha inoltre annunciato, lo scorso marzo in Texas in occasione del festival SXSW, che a breve si potranno fare acquisti anche utilizzando gli occhiali. In questa occasione, infatti, Visa ha svelato un prototipo di occhiali da sole dotati di un chip per pagamenti senza fili. Esteticamente gli occhiali smart sono del tutto uguali a quelli tradizionali. Ma se avvicinati a un pos abilitato permettono di saldare il conto alla cassa, senza bisogno di utilizzare una carta di credito.

visa Infine, ci sono gli smartwatch: sicuramente il dispositivo tecnologico attualmente più diffuso e sul quale si concentrano la maggior parte delle sperimentazioni. Chi ha un orologio intelligente di casa Apple, può pagare nei negozi utilizzando il sistema di pagamento Apple Pay: dal display touchscreen basta selezionare la carta preferita e avvicinare l’orologio al lettore contactless per autorizzare la transazione.

Pensa a chi fa sport e ha la necessità di avere sempre a disposizione una piccola somma di denaro, invece, l’ultimo modello firmato Fitbit: l’orologio monitora l’allenamento e fornisce consigli e suggerimenti sulle ripetizioni da eseguire, rileva il battito cardiaco e registra gli allenamenti di nuoto rilevando statistiche come il conteggio delle vasche effettuate, la durata e le calorie bruciate. Inoltre, grazie alla tecnologia Nfc integrata consente di effettuare pagamenti con pochi tap sul display.


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